È necessario avere una visione organica per affrontare le sfide che il mondo contemporaneo pone. Questo vale non solo per la politica, ma anche per l’arte. È con questa premessa che, il PREMIO COMBAT, giunto alla sua nona edizione, si è mosso in questi anni, creando uno strumento adeguato capace di dare un contributo importante al panorama artistico italiano, contribuendo con una continuità del formato, delle intenzioni e delle funzioni, a posizionare e a migliorare la visibilità degli artisti e la loro competitività sul mercato dell’arte, permettendo di anticipare e di fare scoprire nuovi talenti prima dell’establishment del mondo dell’arte.
Mostre, residenze, incontri, progetti e monografie hanno accompagnato nel corso degli anni le nove edizioni del COMBAT determinando un importante archivio che ha contribuito a costruire una identità culturale costante e autorevole. Credo infatti fermamente che solo attraverso la ricerca, la sperimentazione e la diffusione della sua conoscenza, l’arte contemporanea possa continuare la sua benefica espansione, convinto che solo i linguaggi e la produzione artistica contemporanea di qualità e di riconoscibile valore, possano sostenere la sua divulgazione.
Importante ruolo in questi anni e un grande plauso va all’Amministrazione Comunale di Livorno che ha sempre sostenuto il progetto, e che attraverso uno dei luoghi più prestigiosi della cultura cittadina, il Museo Civico G. Fattori, ha ospitato il contest e i suoi progetti. Museo che così ha fortificato la sua mission, alla cui base deve esserci la formazione, la programmazione e l’apertura a tutte le produzioni artistiche, con particolare cura per quelle che estendano la propria processualità sul lungo periodo.


Paolo Batoni